scuola di formazione politica e culturale ALEXANDER LANGER | ||||||||||||||||||||
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Trento, sabato 26 novembre 2016 rassegna stampa Trento, 27 novembre 2016 Ormai il Referendum del 4 dicembre è sempre più vicino. A parlare questa delle rispettive posizioni sono stati Marco Boato membro della Federazione dei Verdi per il No e Guido Denicolò membro dell'avvocatura di Stato a Trento per il Sì. Un confronto interessante e civile che ha visto punti in comune, ma anche tanti altri in contrasto. Entrambi si reputano d'accordo sull'idea che questo referendum non possa avere una valenza politica, anche se se ne parla sempre più in questi termini. Ma sul superamento del bicameralismo paritario e sulle modifiche previste per il Senato le posizioni sono distinte. Denicolò, definendosi un monocameralista convinto, appoggia l'eliminazione del Senato che permetterebbe di semplificare i rapporti tra Governo e Parlamento andando a contenere le fragilità del sistema politico vera causa della situazione odierna. Denicolò approva anche la rivisitazione dei rapporti Stato-Regione poiché sostiene che le modifiche al Titolo V del 2001 abbiano comportato conseguenze disastrose (aumento del debito pubblico, più burocrazia, moltiplicazione di un ceto politico incompetente). Di diverso avviso è Boato poiché sostiene che tale riforma sia strettamente collegata alla nuova legge elettorale e per ciò l'unico aspetto certo sarebbe il calo inevitabile della partecipazione democratica.
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